Collegare un subwoofer al proprio impianto è una delle domande più frequenti che mi viene posta e date le guide ampiamente approssimative che ho trovato on-line la cosa non mi meraviglia minimamente.
Prima di iniziare il tutorial è bene fare una precisazione che a molti sembrerà scontata ma per chi si affaccia per la prima volta al questo mondo non lo è per nulla. Dobbiamo pensare al flusso del suono nei nostri componenti come ad un fiume che ha una sorgente, che entra in uno o più laghi e infine ha una foce, il fiume equivale ai nostri cavi, la sorgente al nostro lettore, il lago a ogni singolo componente del sistema audio, la foce sono i nostri diffusori. La musica entra ed esce da ogni componente partendo dalla sorgente fino ad arrivare ai diffusori, di conseguenza troveremo diversi tipi di connessioni, alto o basso livello…, ma alcuni collegamenti saranno OUT o OUTPUT altri saranno IN o INPUT. Quando “entreremo” in un determinato prodotto utilizzeremo i connettori IN o INPUT, quando “usciremo” da quel prodotto utilizzeremo gli OUT o OUTPUT, esattamente come un fiume che entra ed esce in piccoli laghi sino ad arrivare al mare.
Nella connessione di un sub al proprio impianto prima di tutto dobbiamo fare un distinguo tra le due diverse tipologie, impianto home theatre e impianto Hi-Fi.
Connettere un sub all’ impianto Home theatre
Connettere un sub a un impianto home theatre non ci offre particolari possibilità di scelta, ogni ampli multicanale ha una specifica uscita subwoofer (subwoofer OUT) che va utilizzata per forza. In questo caso si tratta di un’ uscita basso livello (RCA o XLR). Il sinto-ampli è dotato di una o due uscite sub dedicate che devono utilizzate nel caso siano presenti uno o due subwoofer nell’ impianto.

Nelle maggior parte dei casi sarà presente un solo sub quindi utilizzeremo l’uscita subwoofer 1 con un singolo cavo direttamente connesso al pannello posteriore dell’ altoparlante all’ ingresso LFE del subwoofer.
Nel caso in cui siano presenti 2 subwoofers utilizzeremo le due uscite con due differenti cavi di segnale per connettere i due subwoofers.

In molti subwoofer la denominazione potrebbe non essere propriamente questa, in tal caso dovremo connettere il cavo all’ ingresso “LEFT” che per convenzione viene presa come LFE.

Qualora dovessimo avere un ingresso stereo e non LFE sul subwoofer si potrebbe prendere in considerazione l’idea di utilizzare uno sdoppiatore per “riempire” entrambi i connettori. Ma quasi sempre questa soluzione non apporta evidenti vantaggi, se non regolare un livello del sub a un volume più basso. Inoltre avremo altro cavo e altro ottone (quello dei connettori) sul percorso del segnale. Purtroppo l’unico modo per saperlo è effettuare un test empirico.

Connettere un sub all’ impianto Hi-Fi
Molte più possibilità sono presenti in impianti Hi-Fi dove spesso il subwoofer è utilizzato come completamento dei propri diffusori in relazione alla gamma bassa. Trattasi di sistemi 2.1 veri e propri o ampliamento di sistemi stereo dove i prodotti non sono in grado di fornire la necessaria profondità o dinamica desiderata.
In questo caso le possibilità di connessione sono molteplici che possiamo suddividere in due macro categorie:
- Basso livello(RCA o XLR)
- Alto livello (cavi dei diffusori)
Connessione Basso livello
Nella connessione a basso livello il nostro amplificatore o pre-amplificatore deve essere dotato di uscite RCA o XLR OUT. Occorrono uscite variabili in quanto è importante che alla variazione del volume dell’ ampli integrato o del Pre il livello del volume del sub abbia delle variazioni uguali a quelle dei diffusori connessi.
DIFFERENTI CONNESSIONE BASSO LIVELLO
- Connessione tramite RCA
- Connessione tramite XLR
Le due soluzioni sono entrambe valide ma la connessione XLR ha dei vantaggi con cavi di lunghezza superiore ai 2metri

In questo caso il Pre amplificatore deve essere connesso direttamente al sub e al finale con 2 differenti coppie di cavi di interconnessione (RCA o XLR o uno per tipo).Il vantaggio di questa soluzione è garantire al finale una minore perdita di segnale data dalla presenza di un cavo in meno e un circuito (quello presente nel Sub) in meno..
Questa soluzione in molti casi consente di inviare al finale una porzione di suono filtrato dal crossover (in questo caso UN PASSA ALTO) del subwoofer ai diffusori principali. In questo modo i diffusori ricevono la porzione di suono NON riprodotto dal sub e solitamente si ottiene un’ integrazione migliore tra gamma alta e bassa. L’amplificatore finale non ricevendo la gamma bassa dal pre, avrà un minor carico , una minore distorsione, e di conseguenza una maggiore qualità generale.L’unica pecca è che quasi sempre il taglio PASSA ALTO (quello che filtra le frequenze basse inviate ai diffusori) nei subwoofer non è regolabile ma fisso a una determinata frequenza (dovremo leggere le istruzioni del prodotto per saperlo) così non sarà possibile scegliere la frequenza di taglio tra diffusori e sub ma dovremo per forza allinearci al taglio passa alto fissato dal produttore del sub.
Connessione Alto livello
Nella connessione a “Alto livello” utilizzeremo i medesimi cavi utilizzati per connettere i diffusori, inviando un cavo speaker direttamente dalle uscite delle casse dell’ integrato o del finale agli specifici ingressi del subwoofer. Questo tipo di connessione non è sempre disponibile sui sub, spesso è presente solo su prodotti progettati per offrire la massima performance nell’utilizzo stereo.

Questa soluzione comporta la connessione di 2 set di cavi, quello diretto ai diffusori e quello diretto al subwoofer, connessi alla medesima uscita dell’ampli. Ognuno dei due set sarà poi connesso alla sua specifica destinazione, “diffusori” e “subwoofer” Questa soluzione è particolarmente indicata qualora il sub sia collocato lontano dall’ amplificatore o a un lato estremo della parete frontale o in una differente posizione

In questo caso utilizzeremo una coppia di cavi di potenza (per diffusori) per connettere le uscite speaker dell’ ampli a gli ingressi (INPUT) alto livello del sub, per poi ripartire dal sub stesso con un altro set di cavi verso i diffusori destro e sinistro. Questa soluzione è particolarmente indicata in caso il sub sia vicino al blocco amplificazione, in caso contrario non è conveniente fare lunghi giri di cavo per raggiungere prima il sub e poi di singoli diffusori.

Entrambe le soluzioni sono valide, ma per la mia esperienza quando possibile è opportuno preferire la prima connettendo i diffusori all’ ampli come se si utilizzasse un bi-wiring.
Ricordiamo che le lunghezze dei cavi di potenza left e right dovrebbero essere sempre uguali o almeno con uno scarto molto basso
Quale collegamento utilizzare?
In linea di massima le differenze non sono particolarmente evidenti tra le tipologie di connessione, ma se vogliamo ottenere il massimo, la soluzione ottimale è la connessione ALTO LIVELLO nella modalità AMPLI===>diffusori / AMPLI===>SUB.
Perche’?
Ho letto veramente di tutto e soprattutto parlato con alcuni progettisti che hanno “approvato” le teorie che avevo letto. Utilizzando la connessione Alto Livello si ottiene una uniformità timbrica migliore in quanto si invia al subwoofer la medesima timbrica che si invia agli altoparlanti data dalla somma di tutti i componenti suonanti (Pre+finali o ampli integrato). Inoltre, e cosa ancor più importante si lascia invariato il “tempo” di arrivo del segnale al subwoofer dato dalla somma dello “spazio” all’interno dei medesimi componenti in funzione (Pre+Finale o Integrato), in caso di connessione Basso livello (RCA/XLR) non solo si trasferirebbe al sub la metà del segnale da un punto di vista “timbrico”(non stiamo traferendo il segnale dello stadio finale dell’ integrato o dell’ intero finale) ma il segnale stesso arriverebbe in un tempo di arrivo diverso.. (il tempo che impiegherebbe nell’ attraversare lo stadio finale dell’ integrato o del finale)
Spero che questa guida ti sia stata utile… se hai dubbi o vuoi esternare la tua esperienza sul come connettere un sub all’ impianto audio ti invito a scrivere nei commenti.
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